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mercoledì 18 marzo 2015

Violenza psicologica - Quando una parola è più dolorosa di uno schiaffo

Ciao bellezze! J

Oggi niente scherzi, niente trucchi, niente consigli… oggi vi parlo dal cuore e di una questione seria!
La giusta premessa a questo post è una sola: non sono una moralista anzi.. odio i moralisti e non mi interessa assolutamente fare la figura della buonista: quel che mi interessa è dire le cose come stanno!





Tutti noi, almeno una volta nella vita siamo stati vittime o carnefici di violenza psicologica, ed io francamente mi sono stufata di leggere in giro solo ed esclusivamente di gente che punta il dito sulla violenza fisica! Non sto dicendo che quest’ultima non sia pesante, tutt’altro! Quello che sostengo invece è che: in caso di violenza fisica esistono delle tutele legali, dei modi per uscire da una certa situazione! E’ anche vero che, nella maggior parte dei casi a questa si aggiunge una brutta bestia: la violenza psicologica!
Se qualcuno vi tira un pugno o vi aggredisce cos’è la prima cosa che fate? Andate a denunciarlo, mi sembra logico! Se quel qualcuno però è parte della vostra quotidianità e, alla violenza fisica aggiunge quella verbale? Chiariamo una cosa: noi tutti siamo esseri umani, per quanto si possa dire io me ne sbatto di quel che dicono gli altri, questa cosa non è mai vera al 100%! Noi ci facciamo influenzare costantemente dagli altri, sia che ci si adegui, sia che invece si vada contro tutto. Non è questione di debolezza: siamo umani, è nella nostra natura! Se quindi al pugno segue una costante cantilena del tipo non vali niente o tanto chi ti crederebbe, alla fine una qualsiasi persona è portata a crederci!
Per questo voglio puntare il dito contro la violenza verbale: le parole degli altri si annidano nella nostra testa, facendoci venire dubbi ed incertezze su noi stessi. Le parole fanno male: una minaccia, per quanto velata possa essere, ci intimorisce! Non importa se poi si trasforma in fatti: le parole, l’intimidazione ha un determinato effetto! E cosa dice l’autorità di fronte a questo? Nulla! Sapete perché? Perché X persona che fa’ Y minaccia può sempre dirvi ma no io scherzavo! Ed allora non solo la violenza verbale è la più subdola, è anche la più grande delle codardie: un po’ come lanciare il sasso e nascondere la mano! Comodo vero?
Per quanto mi riguarda, oltre all’essere assolutamente contro le intimidazioni, sono una persona che se deve “offendere” lo fa’ a ragion veduta: non mi limito ad esprimere un commento negativo, dico al mio interlocutore perché la penso a quel modo e cosa potrebbe fare per migliorarsi! Troppo semplice svilire una persona giorno dopo giorno fino ad annientarne la dignità! Il difficile è dare un senso ai nostri pensieri, pensare di dire all’altro perché pensiamo in un certo modo! No certi vigliacchi/e perché si, questa cosa ingloba sia donne che uomini, si limitano a svilire e minacciare!
Ma sapete chi è il peggio del peggio? Tutte quelle persone che assistono impassibili e che ti dicono di stare zitta! Quelle persone si limitano a dire che in fondo non ha fatto niente di male e che è meglio tacere perché non si otterrebbe nulla: facile dare il proprio appoggio a parole! Dove sono i fatti? Gente che, vicina ad una persona in difficoltà, si limita a dire si, hai ragione, ma poi non alza un dito, non si espone solo per non metterci la faccia e non andarci di mezzo. Queste persone sono feccia, e non migliori dei carnefici!

E allora diciamo basta! Basta pensare non posso farci niente! E’ arrivato il momento di difendersi, costi quel che costi certa gente deve essere messa di fronte al proprio squallore ed essere fermata!

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